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Recensione di Andrea Fianco

In questo volume Stephen Joseph parla di autenticità con uno stile semplice e divulgativo anche se tutti gli argomenti trattati sono sostenuti da evidenze empiriche, modelli teorici ed esperienze applicative. Il volume si divide in quattro parti:

1) Come essere te stesso;

2) Perché l’autenticità è importante;

3) Tre passi verso l’autenticità: 30 esercizi pratici;

4) Vivere autenticamente nel XXI secolo.

Per come è stato strutturato, questo libro può anche essere inteso come un manuale di istruzioni utile per chi vuole sperimentare, sviluppare e consolidare la propria autenticità. Aspetti teorici e pratici si alternano a spiegazioni sintetiche riferite ad alcuni costrutti di riferimento nell’approccio dell’autore, alla descrizione di casi clinici riportati a titolo esemplificativo, fino a proporre veri e propri esercizi per il lettore che intende entrare in contatto con la propria autenticità e migliorarla. Si possono pertanto acquisire importanti nozioni teoriche nell’ambito della psicologia e della psicoterapia positive, declinandole in esercizi pratici che Joseph propone seguendo un suo specifico modello.

All’apparenza anche il tema, oltre allo stile, sembra semplice. In fondo si parla dell’importanza di essere se stessi. In realtà, come argomentato da Joseph, si scopre che la questione è ben più complessa alla luce della tendenza umana ad andare nella direzione opposta, ovvero versa l’inautenticità. Il processo di inculturazione e acculturazione, i condizionamenti familiari, le relazioni sociali e, più in generale, l’adattamento ambientale costruiscono e definiscono l’identità personale rendendo talvolta difficile il contatto con se stessi e quindi l’espressione autentica di sé nel mondo. Sin da primi anni di vita in cui si creano legami di attaccamento con la figura di riferimento, l’individuo deve rispondere a richieste ambientali che, nel bene o nel male, ne plasmano e influenzano lo sviluppo e la crescita. Essere autentici diviene pertanto una sfida e spesso capita che indossare una maschera sia necessario se non indispensabile. Su questo punto la letteratura fornisce numerosi riferimenti, soprattutto nell’ambito della psicologia sociale, quando si parla del rapporto tra identità e ruolo impersonato.

Il viaggio alla scoperta di sé e della propria autenticità, Joseph lo divide in tre tappe fondamentali: 1) conosci te stesso;

2) possiedi te stesso;

3) sii te stesso.

Le persone autentiche sanno ciò che a loro piace e non piace, sono consapevoli di ciò che sanno o non sanno fare, sono consapevoli delle emozioni che provano e anche di ciò che sta accadendo intorno a loro. Fare il primo passo verso la conquista dell’autenticità, quindi conoscere se stessi, significa essere disposti a vedere la verità di ciò che si è e di ciò che non si è, accettandosi nel bene e nel male. Per fare questo è fondamentale riuscire ad auto-osservarsi sospendendo il giudizio. Quando ci si avvicina alla conoscenza di se stessi si accede alla tappa successiva che presuppone il riuscire a possedere se stessi e divenire così responsabili di ciò che si sente, di ciò che si vuole e di ciò che si fa. Prendere possesso di ciò che si è significa essere in grado di resistere all’influenza sociale che induce ad essere “altro”, così da sentirsi veramente padroni di se stessi e quindi autentici (dal greco authentikos che significa avere autorità su se stessi). Infine si arriva all’ultima tappa in cui si è chiamati ad agire e quindi essere se stessi nei vari contesti di vita quotidiana. Per esempio: se io so chi sono e prendo possesso di me stesso assumendomi la mie responsabilità (nel senso di abilità a rispondere a me stesso) posso esprimermi e vivermi in ogni momento, presentandomi al mondo così come sono. Joseph propone una formula che sintetizza in breve questo processo: Conosci te stesso + Possiedi te stesso + Sii te stesso = Vita autentica. Se una di queste componenti viene a mancare, non è più possibile vivere una vita autentica.

A partire da questi presupposti e a partire dagli studi che evidenziano quanto l’autenticità si associ al benessere psicologico e relazionale, l’autore accompagna a scoprire come poter cambiare se stessi rendendo la propria vita più autentica. Le tre tappe della formula vengono quindi approfondite al fine di accompagnare il lettore verso una maggiore consapevolezza del proprio funzionamento e far emergere ciò che favorisce oppure ostacola l’autenticità. I meccanismi di difesa, descritti brevemente, allontanano la persona da un contatto autentico con se stessa e con i propri comportamenti. In condizioni di flourishing e di benessere eudaimonico l’autenticità occupa un ruolo sostanziale nella regolazione del benessere. Se non sono in contatto con i miei bisogni più intimi e autentici non posso sviluppare una flourishing life che mi consenta di realizzare me stesso raggiungendo obiettivi importanti per me e per la comunità di appartenenza. Allo stesso modo, anche il modello dell’autodeterminazione di Deci e Ryan evidenzia quanto sia importante, per la persona, ascoltare e seguire la voce interiore che orienta nel mondo a cercare, fare e coltivare ciò che piace, gratifica e fa crescere. Joseph, nel parlare di autenticità, si riferisce anche ad altri costrutti della psicologia positiva: il flow, i punti di forza del carattere, la ricerca di significato. L’autore propone inoltre una scala di valutazione per misurare il grado di autenticità personale e alcuni esercizi da svolgere e sperimentare personalmente per incrementare la propria autenticità.

Per chi volesse iniziare, ecco il manifesto proposto dall’autore che suggerisce cosa fare per essere più autentici nella propria vita.

Con te stesso:

1. Sii consapevole dei tuoi confini ed esprimi in modo chiaro agli altri cosa è accettabile per te e cosa non lo è.

2. Sfrutta ogni sfida che la vita ti pone come un’opportunità per imparare qualcosa di te stesso.

3. Sii consapevole di come ti senti nel qui e ora e chiediti perché questi sentimenti emergono.

4. Ascolta attentamente che cosa ti dicono le tue sensazioni e reazioni viscerali. Riconosci la tua saggia voce interiore.

5. Impara ad accettare te stesso per quello che sei.

Con gli altri:

1. Non focalizzarti su ciò che manca agli altri; fai qualcosa per contribuire a nutrire i loro talenti e punti di forza.

2. Non buttare giù gli altri; fa’ loro notare le potenzialità che hanno per raggiungere nuove altezze.

3. Non provare a rendere gli altri più simili a te, aiutali a diventare maggiormente se stessi.

4. Non essere controllante verso gli altri, ma pensa sempre a come puoi supportare il loro unico e speciale progetto di vita.

5. Prova a comprendere la visione che gli altri hanno della vita e ascoltala attentamente. Accetta che le persone possano avere il diritto ad un loro punto di vista, anche se è differente dal tuo.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text][/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]